Sail Talk con Tommaso Chieffi
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Sail Talk con Tommaso Chieffi

Tommaso Chieffi, tattico sul TP52 Xio, siamo alla vigilia del Mondiale ORC 2022. Siete stati campioni del Mondo 2018 in Classe A.  Come vi state preparando per questo Mondiale e quali sono le vostre aspettative?

Con Xio abbiamo partecipato al Campionato del Mediterraneo di Sorrento, regate serrate con il TP52 Airis Blue, è stato principalmente questo il nostro allenamento pre-mondiale. Le vele su Xio sono nuove, la barca è ben attrezzata per poter competere e il nostro team è molto forte, abbiamo a bordo i fratelli Cassinari, Alberto Fantini, Ciccio Celon e suo figlio Matteo, Ciccio Scalici. La regata lunga con cui partiamo sarà come sempre ricca di incognite, ricordo un Campionato Europeo a Barcellona in cui abbiamo perso la regata lunga e questo ha condizionato l’esito del Campionato. Speriamo quindi di trovare condizioni favorevoli. Nella nostra classe ci sono altri tre TP52, due sono in realtà PAC52, leggermente più veloci di noi, timonati non dagli armatori ma da professionisti, ci daranno un discreto filo da torcere. Da parte nostra ci sentiamo preparati e speriamo di far bene.

Tommaso, tu sei tra i velisti più esperti del campo di regata di Porto Cervo. Il team potrà contare su un particolare valore aggiunto?

Sicuramente ci troviamo di fronte un campo di regata molto particolare, conoscere l’Arcipelago, saper navigare tra le isole con i suoi salti di vento e i passaggi vicino a terra può fare la differenza. Per la prima regata, la lunga, bisogna tenere conto del fatto che si andrà verso territori “inesplorati”, ci spingeremo molto più a nord o molto più a sud di quanto siamo abituati solitamente. Il fattore conoscenza del campo si perde un po’, dovremmo quindi interpretarlo man mano che navighiamo. Conoscendo l’Isola però, un po’ di vantaggio navigando all’interno dell’Arcipelago lo abbiamo.

Come vedi questo grande ritorno dell’altura allo YCCS, dopo il primo Mondiale IMS del 1999?

Nel 1999 ero al timone di Winterthur Yah Man di Vittorio Rava e si vinse il titolo in Gruppo B.
Allo YCCS siamo abituati a vedere imbarcazioni come i superyacht, i maxi o le classi one design più professionali. Vedere una flotta così variegata fa proprio una bella impressione, nel passato si regatava per la Sardinia Cup, la Settimana delle Bocche, le selezioni per l’Admiral Cup. Secondo me eventi di questo tipo fanno parte del passato storico dello YCCS, quindi ben vengano. Come si vede poi dalla flotta, ci sono 69 imbarcazioni da 16 nazioni, si tratta di un ritorno in grande stile.