Arrivammo dal mare
Il sessantesimo anniversario della Costa Smeralda
- MAGAZINE - 2022 - I sessant'anni della Costa Smeralda
Arrivammo dal mare
Il sessantesimo anniversario della Costa Smeralda

La nascita

È il 14 marzo del 1962 quando, nello studio di un notaio di Tempio Pausania, 1800 ettari di terreni della zona di Monti di Mola, tra Liscia di Vacca e Porto Cervo, Cala di Volpe, Capriccioli e Romazzino, diventano di proprietà di S.A. l’Aga Khan e di un gruppo di imprenditori tra cui Patrick Guinnes, John Duncan Miller, Felix Bigio, André Ardoin e René Podbielski.

Nasce così il Consorzio Costa Smeralda con l’intento di disciplinare lo sviluppo urbanistico, territoriale e architettonico della nuova meta turistica di un mondo che ha frequentato, fino a questo momento, prevalentemente la Costa Azzurra. Un gruppo di quattro grandi architetti Luigi Vietti, Jacques Couelle, Michele Busiri Vici e Simon Mossa forma il Comitato di Architettura, che deve approvare tutti gli interventi all’interno del comprensorio. Il comitato promuove un modello di architettura “organica”, che farà la storia della Costa Smeralda: tetti irregolari come nelle tradizionali case rurali sarde, volumi contenuti, linee morbide e sinuose, utilizzo di materiali locali come il granito, il ginepro, il castagno.

La Maison du Port

La costruzione di Porto Cervo inizia nello stesso 1962 da un edificio dalle forme inusitate e spettacolari disegnato dalla matita di Jacques Couelle, l’architetto scenografo arrivato al seguito di S.A. l’Aga Khan. La costruzione, almeno la sua prima metà, è terminata prima ancora dei lavori di dragaggio del fondo e di costruzione del molo che daranno vita a quello che oggi è chiamato Porto Vecchio. È qui che lo YCCS, cinque anni dopo, ha la sua prima Sede.

Gli yacht: Tamory e Croce del Sud

Tra i fondatori dello YCCS c’è Luigi Vietti, l’architetto che, insieme a Jacques Couelle e a Michele Busiri Vici, è incaricato da S.A. l’Aga Khan della progettazione degli interventi in Costa Smeralda. Sono suoi i disegni del centro del villaggio di Porto Cervo, degli alberghi Cervo e Pitrizza, dei complessi della Dolce Sposa, di Cala Granu e Cala del Faro, oltre a molte ville e anche alcune ceramiche per la neonata Cerasarda.

Il suo veliero d'epoca, Tamory, un bel ketch di 27 metri di costruzione tedesca, è sempre ormeggiato in porto durante la stagione estiva accanto a un altro yacht che ha un ruolo fondamentale nella storia della Costa Smeralda: la Croce del Sud, una goletta a tre alberi di 42 metri e ancora oggi, perfettamente restaurata, tra le regine del Mediterraneo. Nelle primissime fotografie di Porto Cervo appare spesso nella solitudine della baia. Sul finire degli anni ’50, è a bordo della Croce del Sud che S.A. l’Aga Khan e Giuseppe Kerry Mentasti, genero di Ezio Granelli, si confrontano e programmano la nascita della Costa Smeralda.

Le prime regate

I primi anni ’70 vedono crescere significativamente il numero di appassionati dello sport della vela, i tempi sono maturi perché anche lo YCCS si faccia promotore di un evento velico internazionale, nasce così la Settimana delle Bocche, la cui prima edizione risale al 1972. Come nella sailing week di Cowes, a cui si ispira, vi è ammessa qualsiasi imbarcazione iscrivibile a una delle sei classi previste dalla International Offshore Rule (IOR). Nel 1973 è la volta della prima One Ton Cup, seguita nel 1978 dalla Sardinia Cup, una regata a squadre nazionali che si corre ogni due anni in alternanza all'Admiral's Cup.

Lo YCCS e la Costa Smeralda

Nel 1977, con la costruzione della Marina Nuova e della nuova Sede, le attività dello YCCS conoscono una nuova spinta. La sfida all’America’s Cup con Azzurra nel 1983, lo YCCS Challenger Of Record per l’edizione successiva, la costruzione a Porto Cervo del Centro Internazionale 12m S.I. la sfida al record transatlantico con Nave Destriero nel 1992.

Nel 2002 è ultimata la nuova Sede dello YCCS, ampliata e rivista nelle linee dall’architetto newyorkese Peter Marino. È una costruzione moderna e lineare, che rompe con gli stili del passato e inizia di fatto la piccola rivoluzione, ancora in corso, nel design architettonico della costa. Ogni anno il Club attira a Porto Cervo molte tra le più belle barche del mondo e coinvolge i suoi armatori in eventi di rilievo internazionale, espressione ancora viva dello spirito originario della Costa Smeralda improntato all’eccellenza e alla sportività.