Nel 1981 lo Yacht Club Costa Smeralda promosse la prima sfida italiana all'America's Cup, due anni dopo, nel 1983 arrivò il 12 metri S.I. Azzurra e, accanto al calcio e alla Formula 1, lo sport della vela si fece largo tra gli italiani.

Una barca voluta da S.A. l’Aga Khan e dall’Avvocato Gianni Agnelli, che ottenne risultati rimasti nella storia della vela italiana. La squadra di Azzurra arrivò a un passo dalla conquista della Coppa America, guidati dallo skipper Cino Ricci e dal timoniere Mauro Pelaschier, con una struttura organizzativa sostenuta da 17 aziende, affidata a Gianfranco Alberini, Luca Cordero di Montezemolo e Riccardo Bonadeo.

"Affronteremo queste regate meravigliose e affascinanti con l'umiltà degli ultimi arrivati ma con la convinzione di essere degni di partecipare a questo evento.” S.A. l'Aga Khan, all'esordio di Azzurra in Coppa America nel 1983.

Azzurra, scafo appartenente alla classe dei 12 metri Stazza Internazionale progettato dal team di Andrea Vallicelli, scese in acqua il 19 luglio 1982 a Pesaro e iniziò la sua avventura il 18 giugno 1983 a Newport, nel Rhode Island (USA). All’esordio di un sindacato italiano in Coppa America, Azzurra si classificò terza nella Louis Vuitton Cup vincendo 24 regate sulle 49 disputate.

La passione sbocciata tra gli italiani e Azzurra nel corso dell’avventura del 1983 riprese vigore quattro anni dopo, nel 1987, quando lo Yacht Club Costa Smeralda lanciò una seconda sfida alla Coppa America.
Lo Yacht Club Costa Smeralda si presentò a Fremantle in qualità di Challenger of Record al fianco di altri 12 Club, tra cui spiccavano un secondo sindacato italiano, battezzato Italia, e sei team americani.
Il timone di Azzurra 3, progettata ancora una volta dallo studio di Andrea Vallicelli, fu affidato nuovamente a Mauro Pelaschier.